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Le 5 Auto più rare al Mondo

Le 5 Auto più rare al Mondo

Le 5 Auto più rare al mondo: i costruttori Automotive hanno da sempre realizzato auto desiderate da molti. Ma quali sono le auto più rare?                           

Oggi noi di Grand Prix vi racconteremo delle cinque auto più rare mai prodotte!

Partiamo subito con la prima auto!

Le 5 Auto più rare al mondo

FERRARI 250 GTO

Questo viaggio tra le auto più rare di sempre parte da Maranello, una piccola cittadina in provincia di Modena famosa per le sue vetture: le Ferrari.

Tra le rosse di Maranello esistono un sacco di vetture One Off realizzate per facoltosi clienti collezionisti, ma questo presentato è il modello sicuramente più raro e prezioso.

Nata principalmente per le competizioni automobilistiche è stata prodotta dal 1962 al 1964 in soli 39 esemplari.

Grazie alla sua rarità la 250 GTO è tra le auto più ambite dai collezionisti e grazie alle sue quotazioni è diventata per un periodo l’auto più costosa di sempre.

Al punto che a un’asta nel 2018 un esemplare è stato battuto alla folle cifra di 70 milioni di dollari.

LAMBORGHINI VENENO

La Lamborghini più rara di sempre è la Veneno, realizzata nel 2013 in soli 9 esemplari (3 coupè e 6 Roadster) per celebrare i 50 anni della fondazione del marchio.

Realizzata sulla base della Aventador presenta una Aerodinamica rivisitata e un rapporto peso potenza di 1,93 kg/cv grazie al suo V12 da 750 cv e il telaio interamente in fibra di carbonio.

Oltre ad essere la Lamborghini più rara, la Veneno è anche la più costosa in assoluto, con un prezzo da nuova di 3 milioni di euro, che oggi ha superato i 10 milioni.

MCLAREN F1 LM

Mclaren F1 LM

La McLaren F1 LM, nata nel 1995 per omaggiare la vittoria della McLaren alla 24 ore di Le Mans, è stata prodotta in soli sei esemplari, rendendola estremamente rara e ambita dai collezionisti.

Nata come versione speciale della normale F1, la F1 LM è dotata di un motore V12 da 680 cv che la fa accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi.

Raggiungere una velocità massima di oltre 370 km/h, rendendola la Supercar più veloce della sua epoca.

Per la sua rarità il valore della McLaren F1 LM è estremamente elevato, con valutazioni che superano abbondantemente i 10 milioni di dollari.

BUGATTI TYPE 57 SC ATLANTIC

La Bugatti Type 57 SC Atlantic è considerata come il Sacro Graal dai collezionisti, ed è una delle vetture classiche più iconiche mai prodotte.

Realizzata negli anni ’30 da un’idea di Jean Bugatti, la Type 57 SC Atlantic è stata costruita in soli quattro esemplari.

Con una particolare attenzione all’aerodinamica grazie a un design avveniristico e una carrozzeria realizzata in alluminio caratterizzata da linee fluide.

Ad oggi di quei quattro esemplari ne esistono solo due, uno dei quali venne venduto nel 1988 a Ralph Lauren e il secondo venne battuto all’asta per 30 milioni di dollari.

MERCEDES 300 SLR UHLENHAUT COUPÈ

Mercedes 300 SRL UHLENHAUT COUPE

La Mercedes 300 SLR Uhlenhaut Coupé è una delle vetture più rare mai prodotte da Mercedes-Benz.

Realizzata negli anni ’50 in solo due esemplari, è caratterizzata da un design aerodinamico con carrozzeria in lega di magnesio e portiere ad ali di gabbiano.

È dotata di un motore 8 cilindri in linea (che la spingeva fino a 290 km/h).

Di recente ha fatto scalpore la cifra record di 135 milioni di dollari, superando la Ferrari e diventando l’auto più costosa di sempre.

QUESTO ERA IL NOSTRO SPECIALE SULLE 5 AUTO PIU’ RARE AL MONDO.  E VOI QUALE SCEGLIERESTE? FATECELO SAPERE NEI COMMENTI!

Vuoi più info sull’auto del mese GP richiedile ai riferimenti qui o contatta lo 051 6044999

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Lo sapevi? ep 9

Lo sapevi? ep.9

LO SAPEVI? EP.09

Lo sapevi? ep.9″

Lo sapevi che:

la Lamborghini è nata da un difetto della Ferrari?

Lo sapevi? ep.9

Tutte le grandi aziende hanno storie bizzarre alle spalle inerenti alla loro fondazione e di sicuro Lamborghini non poteva esimersi da questa lunga tradizione. Ecco come la leggenda è iniziata.

L’avventura imprenditoriale di Lamborghini inizia come tecnico riparatore durante la Seconda Guerra Mondiale, per via della sua ottima attitudine nel “riparare le cose”.

Una volta tornato dalla guerra, si rende conto di un’enorme opportunità: in una nazione prevalentemente agreste, avrebbe potuto convertire gli stessi mezzi militari usati durante la guerra in trattori, supportando e al contempo sfruttando la ripresa economico-commerciale del paese.

Grazie a questa sua intuizione, nel 1948 fonda a Cento la Lamborghini Trattori, un’azienda che attraverso personale preparato e tecnologia all’avanguardia, in pochi anni diventa leader del settore agricolo.

Una decina di anni dopo a Ferruccio viene una nuova intuizione che lo spinge ad espandersi nella produzione di bruciatori e condizionatori. Come già successo nel settore agricolo con i suoi trattori, anche in questo caso, nel giro di pochi anni riesce a posizionarsi ai primi posti nel mercato italiano.

Il susseguirsi dei suoi successi imprenditoriali ha alimentato la sua passione per le automobili di lusso; passione che nel 1958 lo spinge ad aggiungere al suo parco auto una Ferrari 250 GT, l’auto che diventerà il fulcro di questa vicenda.

La leggenda ha inizio.

Lamborghini ed il suo incontenibile carattere trovano nella guida l’esaltazione massima; tra percorsi ad alta velocità e sgommate, Ferruccio è alla costante ricerca del brivido quando si mette dietro al volante.

Per via del suo stile di guida sportivo, però, mette a dura prova ogni auto che possiede e la rossa di Maranello inizia a vacillare.

Stufo di portare la macchina a riparare e deciso a risolvere il guasto, con l’aiuto dei suoi meccanici, scopre che il componente problematico all’interno della frizione è esattamente identico a quello che utilizza nei suoi trattori.

Senza la minima esitazione, una volta risolto il problema, decide di recarsi a Maranello negli uffici di Enzo Ferrari per segnalargli il problema ed offrirsi di produrre la componente nel suo stabilimento.

Ferrari però gli risponde che la macchina va benissimo e che il problema è lui a essere in grado di guidare solo i trattori e non le Ferrari.

Un uomo tanto orgoglioso quanto ambizioso come Ferruccio Lamborghini non poté che rispondergli: “Adesso la macchina me la faccio io!

Beh, direi che il proseguo della storia la conosciamo tutti!

Ti sei perso il gli altri episodi di “Lo sapevi?”

Leggili qui! 👇

Lo sapevi ep.1 – chi ha inventato il camper

Lo sapevi ep.2 – Chi è stato il primo a fare un viaggio in auto?

Lo sapevi ep.3 – Occhio a sbattere le portiere se ti trovi in svizzera.

Lo sapevi ep.4 – L’auto elettrica è davvero un’invenzione moderna?

Lo sapevi ep.5 – Il Tergicristallo è nato durante una bufera di neve.

Lo sapevi ep.6 – 10 invenzioni dell’automotive firmate dagli italiani

Lo sapevi ep.7 – La prima multa per eccesso di velocità della storia

Lo sapevi ep.8 – Il GPS ha ridotto il numero degli incidenti stradali.


Ti è piaciuto “Lo sapevi? ep.9?”

👇 Scrivilo nei commenti! 👇

Ci vediamo al prossimo episodio! 😘

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Vintage GP 08

Vintage Grand Prix – ep.8

Vintage GP 08: Ottima puntata della rubrica di Grand Prix dove vi mostriamo alcune delle nostre auto d’epoca.

Ferrari Mondial

Si sa, il nome Ferrari è autoesplicativo: un vero e proprio status symbol ambito da chiunque, e sicuramente tutti hanno o hanno avuto il desiderio di possederne una.

E se vi dicessimo che puoi trovare una di queste fantastiche vetture allo stesso prezzo di un’auto nuova?

Oggi vi raccontiamo quella che è forse la rossa più sottovalutata della storia del cavallino: questa è la Ferrari Mondial.

Il debutto al salone di Ginevra

Siamo nel 1979, e Ferrari trionfa nel campionato F1.

Per celebrare la vittoria la casa del cavallino decide di sostituire La Dino 308 GT4 (che non aveva avuto il successo sperato).

La nuova vettura debutta al Salone di Ginevra del 1980 come la prima “world car” prodotta dalla Ferrari , e venne chiamata Mondial in onore della vittoria in F1.

La vettura segue la filosofia della coupé 2+2 ad alte prestazioni con motore V8 centrale.

Pininfarina allunga il “passo” di 10 cm rispetto al vecchio modello ed ottiene così maggior spazio per i sedili posteriori.

La vettura vantava diverse skills, come gli accurati trattamenti anticorrosione, la grande cura nei dettagli e nell’ergonomia degli interni, una meccanica d’alta classe rispettosa delle norme anti inquinamento.

Gli interni

L’abitacolo elegante e ben rifinito presentava una nuova strumentazione con pulsanti.

La dotazione di serie comprendeva il tettuccio apribile elettricamente, la chiusura centralizzata, l’apertura elettrica dei 3 cofani, il computer di bordo, la regolazione elettrica degli specchietti retrovisori.

Il corredo interno era completato da 4 sedili singoli rivestiti in cuoio Connolly, mentre il sistema di accensione “Digiplex “ era di tipo elettronico, realizzato da Magneti Marelli.

Il motore

Il motore era un V8 di 2926 cm³ da 214 cv, derivato da quello della Ferrari 308 GTB abbinato all’iniezione Bosch K-Jetronic che garantiva una velocità massima di 220 km/h.

Per il mercato svizzero e statunitense la Ferrari Mondial era dotata di serie del catalizzatore, che unitamente a un rapporto di compressione più blando risultava meno potente e performante.

Le vetture destinate al mercato americano, sempre per rispettare le norme di omologazione locali, erano equipaggiate con i tipici paraurti sporgenti e le luci di ingombro laterali.

Le sospensioni riprendono lo schema della 308, con quadrilateri deformabili e molle elicoidali.


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Vintage GP 02

Vintage Grand Prix – ep.2

Vintage GP 02: Seconda puntata della rubrica di Grand Prix dove vi mostriamo alcune delle nostre auto d’epoca.

Ferrari 612 Scaglietti

La Ferrari 612 Scaglietti è il risultato di un progetto d’avanguardia che prosegue la tradizione Ferrari nel settore delle 2+2.

Il modello, disegnato da Pininfarina, porta il nome di Sergio Scaglietti, carrozziere modenese che realizzò negli anni ’50 e ’60 alcune fra le più belle Ferrari.

DESIGN

La 612 Scaglietti pur essendo una vettura all’avanguardia, eredita dalle sue antenate uno stile raffinato e di classe e ha sviluppato un carattere sportivo ma che la rende adatta anche ai lunghi viaggi.

Equilibrio tra dinamicità e comfort è la Scaglietti, fuori una coupé, motore anteriore e trazione posteriore, dentro un abitacolo che offre ampio spazio per 4 persone.

Il telaio, la scocca e la carrozzeria sono in alluminio per garantire leggerezza. Alla perfezione della struttura esterna, si aggiunge un motore potente e dinamico: V12, 48 valvole, 540 CV a 7250 giri, velocità massima 320 km/h, accelerazione da 0 a 100 km/h in 4 sec.

Il design dell’abitacolo, ha reso possibile l’inserimento di quattro poltrone in un ambiente spazioso ed elegante. Entrare e uscire da una 612 Scaglietti è comodo per chiunque.

Una condizione che deriva dal particolare incernieramento delle porte, che si spostano all’esterno durante la rotazione e dal dispositivo a comando elettrico ‘easy entry-exit’.

Le linee ancora attuali rendono questo modello un ottimo compromesso tra sportività ed eleganza.

La quotazione è davvero invitante per questo V12 che nel tempo riuscirà a mantenere e ad aumentare il suo valore.

Il prezzo di vendita, partiva da oltre 272 000 euro e non era particolarmente accessibile, come del resto anche quello delle altre vetture del marchio.

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