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La nuova era della mobilità elettrica: la serie di modelli Q6 e-tron di Audi

audi q6 etron

L’inizio della più grande offensiva di modelli nella storia di Audi

Il futuro della mobilità elettrica sta per diventare realtà con l’arrivo della serie di modelli Q6 e-tron di Audi.

Questo nuovo modello segna l’inizio della più grande offensiva di modelli nella storia del marchio dei quattro anelli, che prevede l’introduzione di più di 20 nuovi modelli entro il 2025, di cui oltre dieci saranno elettrici.

audi Q6 e-tron

Il prototipo Q6 e-tron basato sulla nuova piattaforma tecnologica PPE

Il prototipo Q6 e-tron, che sta attualmente subendo rigorosi test nel nord dell’Europa, è basato sulla nuova piattaforma tecnologica Premium Platform Electric (PPE) e dotato di un sistema elettrico a 800 volt, motori elettrici potenti ed efficienti, un innovativo sistema di gestione della batteria e della ricarica e un’architettura elettronica di nuova concezione.

L’imminente serie di modelli Q6 e-tron sarà disponibile in due varianti di carrozzeria, SUV e Sportback, e rappresenta il futuro della mobilità elettrica per Audi.

La produzione sostenibile e il miglioramento delle competenze della forza lavoro presso il sito di Ingolstadt sono solo alcuni dei vantaggi di questo nuovo modello.

Audi diventa un fornitore leader di mobilità premium connessa e completamente elettrica

Audi sta diventando sempre di più un fornitore leader di mobilità premium connessa e completamente elettrica, e lo fa su solide basi economiche. Il Gruppo Audi ha chiuso l’anno fiscale 2022 con risultati record, dimostrando la sua capacità di affrontare anche i tempi di crisi.

audi q6 etron

La strategia Vorsprung 2030 per un futuro sostenibile e progressivo

La strategia Vorsprung 2030 di Audi fornisce le risposte giuste per un futuro sostenibile e progressivo, con una forte enfasi sulla digitalizzazione e l’elettrificazione dei prodotti. Come afferma Markus Duesmann, CEO di AUDI AG, “siamo completamente concentrati sulla sostenibilità e sul progresso sistematico della digitalizzazione e dell’elettrificazione dei nostri prodotti”.

In conclusione, l’arrivo della serie di modelli Q6 e-tron di Audi segna un nuovo capitolo nella storia della mobilità elettrica e rappresenta un passo importante verso un futuro sostenibile e progressivo.

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Asfalto magico

Asfalto magico

In Italia arriva l’asfalto magico

Asfalto magico? Una grande domanda per quello che riguarda i veicoli elettrici è “come caricherò questo veicolo e per quanto tempo rimarrà carico?”.

Questo nuovo materiale innovativo, che permetterà la ricarica ad induzione per le auto elettriche, è una possibile soluzione a questa domanda frequente.

La ricarica ad Induzione

Più che di asfalto magico si parla di una tecnologia di ricarica ad induzione per auto elettriche, chiamata Dynamic Wireless Power Transfer (Dwpt).

E’ stata appena presentata a Chieri (Bs), dal presidente di A35 Brebemi, Francesco Bettoni e dai partner aderenti al programma.

Dynamic Wireless Power Transfer (Dwpt).

Questa tecnologia è stata pensata per consentire ai veicoli elettrici di ricaricarsi viaggiando, su specifiche corsie e grazie ad un innovativo sistema di spire posizionate sotto l’asfalto che trasferiscono direttamente l’energia necessaria ai mezzi in transito.

La tecnologia può essere adattata a più veicoli, l’importante è che siano dotati di un apposito “ricevitore” in grado di trasferire l’energia accumulata da questo asfalto direttamente al motore elettrico.

Questo per permettere il prolungamento dell’autonomia e la salvaguardia della carica della batteria del veicolo.

Questo nuovo tipo di tecnologia ha riscontrato diversi benefici, tra cui una maggiore efficienza energetica del veicolo grazie alla ricarica in viaggio, una riduzione del volume delle batterie nei veicoli e un aumento della vita media della batteria.

Tutto questo è possibile perché questa tecnologia evita che la vettura subisca dei picchi di ricarica durante il giorno, ovvero l’alimentare a intervalli la batteria durante la giornata.

Inoltre si è riscontrato che questo nuovo sistema, può contribuire a migliorare la qualità del viaggio dell’utente, per via della riduzione dei tempi di sosta per ricarica, grazie alla combinazione ottimale tra diversi sistemi di ricarica.

 Questa innovazione tecnologica è stata possibile grazie a ulteriori tecnologie avanzate e all’intelligenza artificiale.

Tali tecnologie, che implementeranno lo scambio di informazioni tra il veicolo e le piattaforme di gestione a beneficio della sicurezza stradale e dell’efficienza della mobilità.

Si parla già di possibili sviluppi della Dwpt a livello commerciale in Italia e all’estero.

Questo è possibile grazie alla sua versatilità e adattabilità, in quanto oltre all’utilizzo su strade e autostrade, si sta confermando utile e ideale anche all’interno di altre infrastrutture come porti, aeroporti e parcheggi.

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Lo sapevi? ep.1

Lo sapevi? ep.1

Lo sapevi? ep.1

Lo sapevi? ep.1

Lo sapevi? ep.1″.

Iniziamo una nuova rubrica insieme all’insegna della scoperta di piccole “chicche” che forse non sapevi sul mondo dell’automotive!

Pronto a partire?

Oggi nel primo episodio di “Lo sapevi? ep.1″ vi parliamo del CAMPER: a chi è venuto in mente di inventare una casa su 4 ruote? Dove è iniziata la sua storia?

Lo sapevi? ep.1

L’antenato del Camper

Il Camper nacque in Francia da un’idea di Jules Secrestat, un pioniere dell’automobile, che commissionò la realizzazione di un mezzo lungo circa 7 metri composto da una parte abitativa ad un carrozziere di Bordeaux, Henri Lafitte.

Venne ultimato nel 1903 e venne chiamato “Bourlinguette”.

In foto uno dei primi Bourlinguette creati.

Nel 1915 i due giramondo Roland e Mary Conklin, idearono un camper sul telaio pensato per un autobus a due piani. L’autobus a due piani era dotato di doccia, tavoli, divani, letti e anche un giardino sul tetto.

Veniva alimentato a gas e anche da un generatore elettrico e prese il nome di “Conklin Gypsy Van”.

I due coniugi attraversarono gli Stati Uniti, da New York fino a San Francisco.

Questo camper primordiale divenne così famoso che anche il New York Times seguì i coniugi nel loro viaggio, riportando settimanalmente i dettagli della loro avventura.

il Conklin Gypsy Van

L’interesse delle case automobilistiche per il Camperismo

L’avventura di Roland e Mary creò grande interesse nelle persone e aprì le porte alla diffusione del fenomeno del “Camperismo” in tutta America.

Visto questo grande interesse riscontrato nelle persone, le prime case automobilistiche cominciarono a produrre i primi modelli di camper.

La casa automobilistica Pierce-Arrow presentò il modello “Touring Landau” al salone dell’auto del Madison Square Garden.

Fu il primo mezzo prodotto in serie, conversione di un’automobile dell’epoca, a cui venivano dati sedili pieghevoli per potersi piegare e dormire.

Nel 1937 la “Ford House-Car” costruì una versione più avanzata del “Touring Landau”, ma ancora senza servizi igienici: questo camper aveva un vero e proprio letto e un’area scrivania nella parte posteriore che gli dava un’atmosfera più familiare.

È solo dopo la seconda guerra mondiale che cominciò la moda del “Camperismo”.

La nascita del mito “Westfalia”

Nel 1950 in Germania cominciano a comparire i primi adattamenti di furgone Volkswagen, pensati appunto per essere adattabili al modello del camper.

Durante la visita agli stabilimenti di Wolfsburg della Volkswagen, l’importatore olandese Ben Pon vide un curioso carrello allestito per trasportare i materiali pesanti costruito sulla base del Maggiolino.

Vedendo questo mezzo, Pon, ebbe l’idea di costruire un mezzo per il trasporto delle persone.

E nacque così il mito del minibus Volkswagen oppure “Westfalia”, (chiamato così in Italia), Il primo camper ufficiale “Volkswagen Transporter”.

Vw Transporter, nato nel 1950 ma sempre così giovane

Dagli anni ’70 ad oggi

Il vero e proprio boom del camper si ha però intorno agli anni ’60-’70 che coincide con l’inizio del fenomeno degli Hippie e molti produttori di auto si cimentano in questo segmento di mercato.

Lo sapevi? ep.1

Il Camper è stato riscontrato come mezzo preferito dagli italiani per andare in vacanza.

Nel 2022 il mercato del camper ha avuto un aumento incredibile delle vendite, 35% rispetto al 2020, aumento causato sicuramente dalla pandemia, ma anche dalla riscoperta di un turismo più avventuroso e a contatto con la natura.


Leggi anche:

Auto del mese: Hyundai Ioniq5 ed il camping High Tech


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Ci vediamo al prossimo episodio! 😘

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Cruise Control: cos’è? come funziona?

Cruise control

Cruise Control: cos’è? come funziona?

Si sente spesso parlare di Cruise Control: cos’è? Come funziona? Quando è meglio utilizzarlo?

Che cos’è?

Il Cruise Control è un dispositivo elettronico che permette al guidatore di impostare la velocità della propria auto rendendo un lungo viaggio molto più confortevole.

Come funziona?

Il guidatore deve semplicemente raggiungere la velocità desiderata e poi premere il pulsante, in genere si trova sul volante e ha la scritta “SET”, se si desidera aumentare o ridurre la velocità, lo si può fare premendo i tastini + e .

Un’altra versione di questo dispositivo è il Cruise Control adattivo, che oltre a impostare la velocità di marcia desiderata, permette anche di stabilire la distanza da mantenere dal veicolo davanti. Tenendo conto di questo fattore, la velocità verrà moderata in base anche alla distanza del veicolo di fronte. Tutto questo è possibile grazie alla presenza di un radar frontale programmato per rilevare la distanza tra i due veicoli.

Nelle ultime versioni i Cruise Control adattivi sono dotati anche di una telecamera in grado di rilevare i limiti di velocità, in modo da poter adattare la velocità di marcia di conseguenza.

Quando utilizzarlo?

Se si deve percorre un lungo viaggio e si prevede di fare un lungo pezzo in autostrada, il Cruise Control risulta sicuramente molto utile, perché stabilendo una velocità costante si può riposare il piede destro, dal momento che non sarà più necessario premere l’acceleratore per mantenere una certa velocità.

Dal momento in cui, il tipo di strada cambia o non abbiamo semplicemente più bisogno di utilizzare il Cruise Control, lo si può disattivare in ogni momento, basta solo premere il pedale del freno, frizione o acceleratore.

Fa risparmiare?

Dipende dall’utilizzo.

Il Cruise Control non nasce come dispositivo per limitare i consumi, ma nasce come strumento per rendere i viaggi più confortevoli mantenendo la sicurezza

Se il Cruise Control si utilizza in tratti di strada come l’autostrada, dove bisogna mantenere una velocità costante, allora SI, permette di avere un risparmio

Se il Cruise Control viene utilizzato in città, dove non è possibile mantenere la velocità costante, per via dei semafori, frenate o accelerazioni frequenti o nelle strade in salita, dove per mantenere la stessa velocità il dispositivo tenderà a sforzare il motore più del necessario, allora NO non è un risparmio.


Leggi anche il nostro Blog : Viaggiare Risparmiando


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S.O.S La chiave non funziona!

s.o.s la chiave no funziona

S.O.S La chiave non funziona!

Cosa fare se il telecomando dell’auto non funziona

S.O.S La chiave non funziona? Cosa fare se succede? Ve lo diciamo noi.

A tutti sarà capitato almeno una volta, e può capitare a tutti, che il telecomando per aprire l’auto non funzioni.

Il primo passo per capire cosa c’è che non va con il telecomando della tua auto è verificare che il problema sia effettivamente il telecomando.

>>> Quindi, se hai un doppione del telecomando e non l’hai ancora fatto, <<<

ti consigliamo di verificare se questo funziona o meno.

I telecomandi delle auto sono una bella comodità da avere, ma a volte, essendo dispositivi, smettono di funzionare.

Il malfunzionamento o non funzionamento della chiave può verificarsi per diversi motivi: ad esempio se il telecomando cade, se si bagna, se le pile si scaricano o magari un’anomalia nella chiave stessa.

Per spigarvi come risolvere questo problema, prendiamo come esempio la chiave e il sistema di avviamento del nuovo Hyundai Tucson.

Il telecomando del nuovo Tucson è dotato di un pulsantino nel retro della chiave, premendolo si riuscirà a sfilare la chiave all’interno.

Questa chiave permette di aprire manualmente la macchina dalla fessura presente sulla maniglia dello sportello a lato guida.

Dopo che si è riusciti ad aprire l’auto, bisogna posizionare il telecomando sopra al pulsante di accensione del veicolo, che si trova a destra del volante.

Infine bisogna premere il pulsante e la macchina si rimetterà in moto senza l’ausilio del telecomando.

Guarda il video qui sotto per capire meglio come fare! 👇👇

Per evitare di trovarsi in questa situazione o per essere ben preparati all’eventualità che vi capiti questo inconveniente, vi ricordiamo altre 4 cose importanti da fare:

  1. Controllare sempre e sostituire la batteria del telecomando se necessario
  2. Smontare il portachiavi e verificare la presenza di contatti rotti o pulsanti disallineati.
  3. Riprogrammare il telecomando da solo o farlo fare da un professionista.
  4. Sostituire il telecomando se necessario.

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TUTTI A BORDO!

TUTTI A BORDO!

TUTTI A BORDO!

Cosa hanno in comune tutti coloro che possiedono un’autovettura? Che prima o poi dovranno guidarla.

E tu mi dirai leggendo questo: “Grazie, l’ho comprata per questo motivo”.

Ma oltre te, carichi altri?

Come fare per proteggerli al meglio quando salgono sulla nostra auto? te lo spieghiamo noi di Grand Prix

Uno dei doveri principali di un automobilista quando carica a bordo altri passeggeri di qualsiasi tipo, è tutelarli e salvaguardarli quanto fa con sè stesso, se non il doppio.

Prendersi la responsabilità di altri non può avere ma o se: tutta la prudenza e gli accorgimenti che servono non vanno solo pensati ma messi in atto.

Sulla nostra autovettura possiamo trasportare tutti: da adulti a bambini, senza dimenticarci anche dei nostri amici a 4 zampe (ma anche a 2 zampe vanno bene).

Ognuna di queste persone deve avere il proprio posto in cui stare: i bambini ricordiamoci fino all’età di 12 anni e altezza minore di 150 cm devono stare dentro un seggiolino omologato, che sia adeguato a peso e altezza.

Se invece non sono arrivati ai 9 mesi: devono essere posizionati sul sedile anteriore, dal lato opposto alla marcia così da vedere il conducente e importante: TOGLIERE L’AIRBAG.

Ma non solo: i nostri amici a 4 zampe ce li possiamo portare dietro? Assolutamente.

E’ obbligatorio però tenerli isolati dal guidatore, devono stare separati da esso da una rete (di solito posizionata nel bagagliaio) oppure in apposite gabbie.

La nostra legge vieta anche di tenerli in braccio, sempre per la sicurezza dell’abitacolo.

Un paio di consiglio che ci teniamo a darvi:

  • Meglio far partire a stomaco vuoto il nostro animale domestico
  • Limitare l’uso dell’aria condizionata e aprire i finestrini per farla cambiare puntualmente

E sempre per tutelare i nostri frugoletti quando sono in macchina… Ecco a voi un nuovo dispositivo per tenerlo sempre controllato e informarvi che lui è ancora in auto se voi uscite: “Dispositivo anti Abbandono”.

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In vacanza senza pensieri!

In vacanza senza pensieri!

In vacanza senza pensieri! Ti consigliamo un controllo della tua auto.

Andare in vacanza senza pensieri non è una cosa così scontata. E prima di partire per le tue vacanze è meglio non avere incertezze.

Quindi, cosa fare per andare in vacanza senza pensieri?

CONTROLLA LA TUA AUTO

Non solo per la tua sicurezza, ma per quella di tutti.

Oltre ad essere un buon metodo per farti stare sereno durante le tue vacanze, controllare l’auto aiuta ad assicurarsi che tutto vada sempre bene, a garantire i massimi risultati possibili durante la guida e mantenere l’auto sempre controllata favorisce a prolungare la sua vita nel tempo.

Chi usa la macchina per spostarsi quando va in ferie sa sicuramente che a volte, non è un viaggio corto da fare e con anche altri passeggeri a bordo e i bagagli caricati nel baule, il peso da trasportare è sicuramente maggiore.

Quindi cosa è meglio controllare?

Sicuramente quanto sono rovinati o meno i pneumatici, bisogna prestare molta attenzione anche alla loro corretta pressione e in caso l’avessimo, anche alla ruota di scorta.

Non devono avere crepi o usure, una corretta pressione, che facendo un viaggio nel tempo a quando abbiamo studiato teoria per prendere la patente, deve essere indicata dalla casa costruttrice nella carta di circolazione della nostra auto, aiuta ad avere maggiori comfort e a consumare meno carburante.

Verifica che il livello di tutti i liquidi sia corretto (non scordarti nemmeno quello dei tergicristalli)

Importante

lo stato degli indicatori di direzione e la loro pulizia, sembra banale ma tra gli incidenti più comuni, si è notato che in molti non avevano notato l’intenzione di voler girare dell’autista nella vettura antistante.

Ma ricordati sempre e comunque tutto ciò che potrebbe servirti in caso ci fosse un’emergenza in strada.

Meta estiva? Meglio allora controllare anche il compressore dell’aria condizionata.

Hai controllato tutto mentre leggevi? Allora buon viaggio da Grand Prix (sappi che ti invidiamo in questo momento…)!

Hai bisogno di prenotare l’assistenza? >> CLICCA QUI <<

Alle nostre ferie manca ancora molto, quale sarà la tua meta estiva?

SCRIVILO QUI SOTTO

👇🏻👇🏻👇🏻

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VIAGGIA IN SICUREZZA!

VIAGGIA IN SICUREZZA!

VIAGGIA IN SICUREZZA!

VIAGGIA IN SICUREZZA! Qual è quell’oggetto materiale che è diventato ormai in tutto il mondo, oggi, parte integrante delle nostre vite?

Magari lo stai anche usando in questo momento per leggere l’articolo e so che sai la riposta!

Uniamola allora a ciò di cui si occupa Grand Prix: le autovetture.

Quindi, la domanda che ora devi porti è: “qual è il modo migliore per riuscire a gestire sia il volante dell’auto sia ad usare il telefono?” Beh, la risposta è semplice: collegali.

Ormai da parecchi anni la nostra amata “4 ruote” possiede un apparecchio interno capace di poter collegare direttamente il nostro smartphone e usarlo dallo schermo dell’auto.

Hai bisogno del GPS? Clicca l’icona che appare sul monitor.

Devi chiamare tuo figlio per sapere dove andarlo a prendere? Il tasto del contatto è li per te.

Non ti piace la radio? La tua playlist nello smartphone è visibile anche dallo schermo-auto.

Ma la cosa più importante è che non rischi di fare incidenti perché distratto dal telefono che suona o perché non hai le due mani sul volante! Insomma: “non scrivere mentre guidi, non rischiare”.

Ad oggi le autoradio con schermo touchscreen possiedono due tipi di modelli: Apple Car Play e Android Auto. L’unica cosa che distingue i due è il tipo di telefono che abbiamo e vogliamo collegare. Ma la cosa comune è che entrambi i sistemi permettono di avere una guida più comoda, semplice e rilassata.

Ma c’è molto di più. Lo sviluppo della tecnologia ci stupisce sempre: sai che ora ci puoi parlare direttamente con la tua automobile? Lo so che ora stai pensando “Assurdo!!” ma purtroppo non è una psicologa personale, anche se ci farebbe risparmiare in caso dovessimo andarci davvero.

Abbiamo però altri tipi di conversazioni che possiamo tenere: puoi chiedergli di chiamare, di scrivere, di mettere la tua canzone preferita. Un’assistente vocale a portata di macchina.

Il nostro consiglio è quindi prendere un’auto con questi sistemi integrati poiché è più facile monitorare la situazione mentre sei alla guida.

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BOLLO AUTO SCADUTO?

BOLLO AUTO SCADUTO? Ecco cosa rischi davvero

BOLLO AUTO SCADUTO? Ecco cosa rischi davvero – A tutti, almeno una volta, è capitato di svegliarsi una mattina e dire: “Accidenti non ho pagato il bollo dell’auto ieri, adesso come faccio?”

Non temere, a questa domanda ti rispondiamo noi di Grand Prix!

Ma partiamo dal principio: Cos’è il bollo auto e chi deve pagarlo?

Questa famosa parola, che quasi sempre causa ansia alle persone, è una tassa automobilistica annuale.

Quando pagarla? Alla scadenza del termine, da coloro che risultano proprietari di un veicolo registrato, che lo utilizzino su strada o che lo tengano semplicemente in esposizione per sé stessi nel giardino di casa.

Ma alcuni, purtroppo non tutti, hanno la gioia dell’anno poichè ne sono esenti, anche se la normativa cambia di regione in regione.

Si tratta di categorie di auto specifiche: storiche o di interesse collezionistico,  le minicar, veicoli intestati a organizzazioni che non hanno scopo di lucro e auto di proprietà di persone disabili.

Ma se sei proprietario di un’auto elettrica e stai leggendo, saprai, che sei fortunato per i primi 5 anni dall’immatricolazione.

Ma la vera domanda per cui tu stai leggendo questo articolo è un’altra giusto?

Ti rassicuro, chiunque possieda una macchina, se l’è posta almeno una volta: “Cosa rischio davvero se non lo pago o lo pago in ritardo?”

Beh, oltre al fatto di ricevere ininterrottamente a casa lettere di avvisi dalla regione o dall’Agenzia delle Entrate, neanche fosse stata abolita questa tassa (un desiderio di tutti), i rischi che si possono avere sono delle sanzioni da pagare oltre la cifra del tuo bollo auto e non è molto piacevole come cosa.

Questo ritardo però, si può risolvere facilmente, puoi pagare quando vuoi con l’interesse aggiunto ma ricordati più porti dietro questa tassa più soldi devi dare e il termine massimo per l’accumulo di bolli da pagare è entro 3 anni.

In sintesi, dato che già sappiamo quanta ira possiamo averti causato in questa ultima parte: Senza bollo pagato, c’è poco da festeggiare!

Leggi la Guida al Bollo Auto di ACI

Ti è mai capitato di pagare il bollo in ritardo?

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MANUALE O AUTOMATICO?

MANUALE O AUTOMATICO?

MANUALE O AUTOMATICO? Uno dei dubbi più frequenti quando si va a comprare una nuova autovettura è sicuramente decidere se prenderla con il cambio automatico o con il cambio manuale.

Quindi la domanda che dobbiamo porci ora sarà: meglio un’auto con cambio manuale o un’auto che faccia il suo compito da sola?

Scopriamo insieme la differenza tra i due e i loro vantaggi o (se ne hanno) gli svantaggi!

Ami sentire il controllo della tua macchina? Ti piace gestirla? Vuoi avere costi bassi di manutenzione? Se è così, allora la risposta alla domanda è ovvia: il cambio manuale fa per te.

Il cambio manuale è un sistema semplice e affidabile, il più utilizzato dagli acquirenti e quasi sempre alla base di un veicolo nuovo.

È facile da gestire e ti permette un controllo personale sulle marce ovunque tu ti trovi.

Le auto dotate di questo tipo di cambio, sono adatte soprattutto a chi guida fuori città e su strade extraurbane, poiché si tengono a lungo marce ad alti regimi.

Vuoi optare invece su qualcosa di nuova generazione?

Ottenere maggiori comfort? Non stancarti alla guida? Allora adatto a te sarà il cambio automatico.

Al contrario del cambio manuale visto sopra, questo tipo di cambio è una scelta migliore per chi vive o si reca spesso in città, poiché permette direttamente all’automobile di cambiare le marce in base a come stai viaggiando.

Ma quindi, quale dei due è migliore e perché?

Non c’è una vera e propria risposta a questa domanda, sia uno sia l’altro hanno vantaggi e svantaggi come avete letto, la scelta rimane sempre in base alle preferenze del guidatore.

Si possono però notare alcune differenze notevoli: i consumi: le macchine con cambio automatico consumano meno di quelle con cambio manuale, i costi: se preferisci un’auto con cambio automatico avrai maggiori comodità ma farai variare il prezzo di listino della macchina.

Per concludere, se hai piacere puoi notare tutte le diversità tra il design o tra la meccanica dell’una o dell’altra automobile in questo link.

E tu? Quale sceglieresti tra i due?

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