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PERCHE’ SCEGLIERE ELETTRICO?

PERCHè SCEGLIERE ELETTRICO?

PERCHE’ SCEGLIERE ELETTRICO?

PERCHE’ SCEGLIERE ELETTRICO? Sei ancora insicuro che un’auto elettrica faccia per te? Sei indeciso se acquistarla o meno? Sappi che da quasi un decennio conquista il premio come “Auto dell’Anno”.
Ti piacerebbe poter viaggiare in un’auto totalmente silenziosa? Beh, questo è solo uno dei suoi molteplici vantaggi. Dotata di innovazioni a tutto tondo: dal design alla sua tecnologia interna, decisamente più veloce di una macchina con motore tradizionale.
Ancora titubante? Scopriamo insieme alcune auto e le loro potenzialità, se sarai soddisfatto, ti aspettiamo in concessionaria.

Hyundai Ioniq 5

Vincitrice del premio “World Car of the Year” 2022, ma riconosciuta anche come la migliore in World Car Design of the YearWorld Electric Vehicle of the Year, vi presentiamo: la Hyundai Ioniq 5.

Nata da un’ispirazione al design futuristico della Concept Car 45, è fin ora la macchina più all’avanguardia del team coreano: ricarica ultra-veloce, fino a 800 volt e un’autonomia di 481km.

Con un’auto del genere non aver paura di far brutta figura in giro (o di rimanere a piedi)!

Scoprila QUI.

Kia EV6

Kia EV6, vincitrice nel febbraio 2022 del premio Europeo Car of the year”.

Dotata di un nuovo design che la contraddistingue da qualunque altra auto in circolazione, un’autonomia di 528km, la Kia EV6 è sportiva ma anche elegante, rifinita in ogni suo angolo.

Interni super moderni ed eco-sostenibili, realizzati con plastica riciclata.

Insomma, è la tua macchina del futuro a portata di mano!

CUPRA Born

E se ti piace il brivido della sfida ti presentiamo CUPRA Born: sportiva, potente ma soprattutto 100% elettrica.

Cupra Born ti farà innamorare del suo design unico eco-sostenibile, della sua prestanza ed energia e di un’autonomia di 540km che ti farà realizzare i viaggi più emozionanti della tua vita.

Ma per scoprirla, devi testarla! Richiedi il tuo test drive qui

Audi Q4 e-tron

Tele trasportiamoci ora qua: nel lusso delle auto elettriche e scopriamo insieme Audi Q4 e-tron.

Se hai sempre sognato in grande, ora possiamo dirti che è diventato tutto una realtà: questa è l’auto che fa per te.

Con il suo motore 100% elettrico e i suoi 532km di autonomia, ti farà esplorare mondi mai visti prima da un’altra macchina.

Tutto ciò che cerchi in una sola soluzione: vista 3D interattiva direttamente sul parabrezza, design sofisticato e tutto lo spazio che desideri.

Se ti ha suscitato anche solo lo sfizio di provarla, affrettati perché anche lei aspetta te! QUI

Mazda MX 30

E come ultima auto vi vogliamo portare nel mondo Mazda, con la Mazda MX 30, dotata di un design totalmente innovativo.

Eleganti e accattivanti gli interni, e non passa sicuramente inosservata all’esterno con le sue due porte anteriori che fungono da anticipatore per poter aprire le due posteriori, dotate non di maniglie ma di un’apertura controvento.

Con un motore 100% elettrico, autonomia di 237km e premiata con 5 stelle per la resistenza agli impatti laterali: con questa Mazda scoprirai un nuovo lato seducente di te!

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E tu? Compreresti un’auto elettrica tra queste?

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AUTO DEL MESE MAZDA CX-60

AUTO DEL MESE MAZDA CX-60

L’AUTO DEL MESE GRAND PRIX

AUTO DEL MESE MAZDA CX-60
AUTO DEL MESE MAZDA CX-60

AUTO DEL MESE MAZDA CX-60

Una Mazda così grossa non si era mai vista prima

La nuova CX-60 non è solo questo: è una macchina completamente nuova sia fuori che dentro per questo è la nostra Auto del mese.

Nuova CX-60 può essere considerata come l’auto della svolta per la casa di Hiroshima, che per la prima volta adotta una motorizzazione ibrida plug-in e che vuole lanciarsi nel segmento D per toccare una fascia di mercato premium.

Innovazione tecnica e tecnologica e una qualità costruttiva riconosciuta rendono quest’auto super interessante.

Le dimensioni sono imponenti, la vettura misura oltre 4 metri e 74 centimetri con un passo di 2 metri e 87 centimetri, lo stile mantiene i dettami familiari del design Kodo declinato però su proporzioni più ingombranti che avvolgono una nuova architettura multi-soluzione a trazione posteriore o integrale.

La vettura presenta una disposizione longitudinale del motore per permettere di poter montare motori e batterie di dimensioni differenti sullo stesso layout, variando oltretutto tra motori ibridi e plug-in.

Il motore

La motorizzazione protagonista è indubbiamente l’ibrida plug-in che unisce un motore quattro cilindri in linea da 190 cv e 2.5 di cilindrata a un motore elettrico da 100 kW e una batteria ad alta capacità da 355 Volt e 17,8 kWh per una potenza complessiva pari a 327 cv.

Oltre a questa unità, la Mazda CX-60 avrà a disposizione anche due propulsori 6 cilindri in linea: un diesel da 3,3 litri, e un benzina da 3 litri. Entrambe combinate con un sistema mild hybrid a supporto, ulteriore novità introdotta dalla casa.

Gli Interni

Gli interni sono curati in modo maniacale: l’ambiente è arioso, con una attenzione chiara ai materiali utilizzati. Interessanti le impunture all’interno di un tessuto morbido e decisamente particolare al tatto.

Alcune cromature fanno da spartiacque per alcuni materiali trattati dal legno d’acero che rivestono la plancia centrale, dove risiedono il cambio e il rotore per l’infotainment.

Un altro punto di forza è sicuramente il bagagliaio, che parte da 570 litri (con i sedili posteriori in posizione) per arrivare a una capacità di 1.148 litri con i sedili abbattuti e 1.726 litri se si riempie il vano fino al soffitto.

Una vettura davvero notevole con un prezzo di listino che parte da meno di 50.000 euro.

I prezzi della Mazda CX-60 partono dai 49.950 euro della Prime Line per arrivare ai 55.850 della top di gamma Takumi, dipanandosi su 4 differenti allestimenti con dotazione di serie ricca già a partire dalla versione entry level.

Questa prevede cerchi in lega da 18″, luci full LED, interni in tessuto nero, volante multifunzione in pelle, illuminazione interna a LED, strumentazione digitale e monitor touch centrale da 12,3″, climatizzatore bizona, cruise control, frenata d’emergenza, sensori di parcheggio posteriori e tanto altro.

Una vettura davvero notevole, evidentemente pensata per colpire sotto ogni punto di vista e dare finalmente una scossa al prodotto Mazda da sempre orientato verso il premium ma oggi definitivamente all’interno di esso.


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AUTO DEL MESE SEAT ARONA

auto del mese GP seat arona

L’AUTO DEL MESE GRAND PRIX

AUTO DEL MESE SEAT ARONA

AUTO DEL MESE SEAT ARONA

Dopo il successo della prima generazione, che ha portato a vendere quasi 400.000 unità in meno di 4 anni, Seat Arona si rinnova, con un restyling che rende più accattivante e personale il design e stravolge la vettura se si parla di tecnologia.

ESTERNI

La vettura esternamente è stata rinnovata in funzione dell’aerodinamica, per compensare il problema dei fruscii aerodinamici (ben presente nella generazione precedente anche al di sotto delle velocità autostradali).

Il cambiamento più radicale è sicuramente lo spostamento delle luci fendinebbia sotto i proiettori principali (LED di serie), in favore di due prese d’aria verticali.

Gli allestimenti restano invariati, apparte per la sostituzione del precedente “Xcellence” con il nuovo “Xperience”.

Qui ci sono dettagli estetici dedicati come lo splitter anteriore in tinta con l’estrattore posteriore e il tetto a contrasto in tinta con le calotte degli specchietti.

C’è poi la scritta Arona, ora in corsivo, e a completare le novità ci pensano 10 differenti tinte per la carrozzeria, 3 per il tetto a contrasto e nuovi cerchi in lega da 17 o 18″.

INTERNI

La plancia è la protagonista dei cambiamenti degli interni dell’Arona Restyling, col monitor dell’infotainment che dall’essere incastonato al centro si alza e si ingrandisce passando da 8 a 9,2″.

La grafica del sistema è rinnovata in funzione della connettività e delle numerose nuove funzionalità che ne derivano, come  l’attivarsi del sistema alla parola d’ordine “Hola Hola”, che attiva l’assistente vocale.

La connessione dello Smartphone include sia Android sia Apple, grazie ad Android Auto o Apple CarPlay, che grazie al mirroring senza fili non richiedono di dover per forza collegare fisicamente il telefono all’auto.

Al fianco del monitor centrale rimane la strumentazione 100% digitale (optional) con grafica chiara e tante schermate, da quella che mostra a tutto schermo le mappe del navigatore alle informazioni sul funzionamento dei numerosi e nuovi sistemi di assistenza alla guida.


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GUIDA, MOTORIZZAZIONI E ALLESTIMENTI

Gli allestimenti disponibili sono quattro: Reference, Style, FR ed Xperience.

Le motorizzazioni e la meccanica restano invariate, ma tra le motorizzazioni disponibili non è più presente il 1.6 TDI, che lascia spazio a un 1.0 3 cilindri (benzina o metano a scelta del cliente) in differenti step di potenza o il 1.5 4 cilindri turbo benzina da 150 CV accoppiato al cambio automatico DSG a 7 rapporti.

Rimangono invece sempre gli stessi sterzo e assetto, ed è un bene. Il primo è tra i migliori della categoria, sempre preciso e pronto, il secondo invece coniuga molto bene morbidezza a solidità, mantenendo contenuto il rollio.

Un lavoro di telaio e non solo di sospensioni, a digerire come poche altre concorrenti i dossi artificiali mantenendosi però ferma in curva.

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DASHCAM

dashcam

DASHCAM: COSA SONO?

Internet è pieno di video di ogni tipo, e a chiunque è sicuramente capitato di imbattersi in compilation o filmati che immortalano incidenti o altre cose per strada girati dall’interno di una macchina.

Ma che cos’è che permette la ripresa di questi filmati?

Oggi noi di Grand Prix vi vogliamo parlare delle Dash cam.

Traducibile come “telecamera da cruscotto”, la dashcam è una semplice videocamera che, installata sul parabrezza di un’auto, filma lo sfondo della propria guida di tutti i giorni.

Il fine della telecamerina serve, nel malaugurato caso di incidente, di avere una registrazione che documenti l’accaduto e che possa aiutare nel ricostruire i fatti in modo più chiaro e soprattutto dimostrabile.

La registrazione è continua e, terminata la memoria (in genere piazzata su schede SD o microSD), il dispositivo sovrascrive automaticamente le registrazioni più vecchie per fare spazio alle nuove.

COSA DICE LA LEGGE A RIGUARDO? È LEGALE MONTARLE IN AUTO?

Le dash cam sono nate proprio per fornire una prova in più in caso di incidenti, e dal punto di vista legale l’uso non è disciplinato da norme specifiche, ma la cosa Importante è che il posizionamento non limiti la visuale.

Inoltre la dashcam è disciplinata dall’obbligo della tutela della privacy secondo le leggi sul trattamento dei dati personali.

Infatti le condivisioni pubbliche dei filmati sono vietate, le riproduzioni sono consentite solo per scopi privati, o come prova del sinistro da mostrare a chi di dovere nella catena assicurativa.

CHE CARATTERISTICHE DEVE AVERE UNA BUONA DASHCAM?

Diciamocelo, non esiste una dash cam perfetta, ma ci sono varie caratteristiche da esaminare per fare la scelta giusta.

Ovviamente dipende tutto dalle esigenze e dal budget che ci si pone, ma non servono per forza cifre a due zeri per portarsi a casa una dashcam di buona fattura e qualità.

La cosa più importante è scegliere una dash cam collegabile a una presa d’alimentazione, con una discreta qualità dell’immagine.

Possibilmente con una risoluzione che sia quantomeno Full HD (1080p) e che disponga di un obiettivo grandangolare con un ampio campo visivo (non meno di 120°) per poter riprendere più elementi della strada.

Qui qualche idea di acquisto.

E tu? Compreresti o hai già una DashCam?

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SPECIALE CABRIO

speciale cabrio

Primavera 2022: SPECIALE CABRIO

IT’S TOP DOWN SEASON!

Primavera: i primi fiori sbocciano, le temperature diventano gradevoli ed inizia quel periodo dell’anno in cui vedono in giro le prime decappottabili con la capote abbassata.

Le cabrio con il passare del tempo hanno perso un po’ di appeal perché i costruttori non ci si dedicano più come una volta, ma per i nostalgici e per gli amanti dell’auto sportiva e del brivido di guidare con il vento tra i capelli.

Grand Prix offre due fantastiche vetture tra cui scegliere.

Mazda MX-5

“Auto e guidatore sono come cavallo e cavaliere in perfetta armonia”: questa è la filosofia che sta dietro alla Mazda MX-5 (anche conosciuta come Miata).

Con i suoi oltre 30 anni di storia è la decappottabile più venduta al mondo, con ben più di un milione di esemplari venduti nelle sue quattro generazioni.

Ancora oggi è amata dagli appassionati di tutto il mondo grazie alla sua purezza di guida, la precisione e la leggerezza.

Queste caratteristiche unite al suo cambio manuale a sei rapporti la rendono una macchina tanto efficace, quanto goduriosa nelle strade tutte curve.

Il suo motore 2.0 quattro cilindri da 184 cv è la ciliegina sulla torta: non è potente, ma bello allegro quanto basta per farti divertire insieme al suo baricentro basso e ad un assetto e un telaio abbastanza rigidi.

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PORSCHE BOXSTER 987 2.7

Tutti almeno una volta nella vita hanno sognato di avere una Porsche in garage!

Questo sogno è diventato più raggiungibile dal 1997, quando venne lanciata sul mercato la Boxster.

Il nostro esemplare è un 987 2.7 del 2007 con poco più di 68000 km, e nonostante i suoi ormai 15 anni potremmo dire che sa ancora il fatto suo.

Il telaio è robusto e leggero ed è accoppiato a un motore sei cilindri boxer aspirato che tocca i 7200 giri e dà alla vettura un sound da capogiro.

La potenza è di 245 cv, e la rende il compromesso perfetto per portarsi a casa una Porsche senza dover affrontare il superbollo.

Visita il nostro sito per saperne di più su Porsche Boxster >>QUI<<

Era il nostro “speciale Cabrio”. E voi quale preferite?

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Vintage GP 08

Vintage Grand Prix – ep.8

Vintage GP 08: Ottima puntata della rubrica di Grand Prix dove vi mostriamo alcune delle nostre auto d’epoca.

Ferrari Mondial

Si sa, il nome Ferrari è autoesplicativo: un vero e proprio status symbol ambito da chiunque, e sicuramente tutti hanno o hanno avuto il desiderio di possederne una.

E se vi dicessimo che puoi trovare una di queste fantastiche vetture allo stesso prezzo di un’auto nuova?

Oggi vi raccontiamo quella che è forse la rossa più sottovalutata della storia del cavallino: questa è la Ferrari Mondial.

Il debutto al salone di Ginevra

Siamo nel 1979, e Ferrari trionfa nel campionato F1.

Per celebrare la vittoria la casa del cavallino decide di sostituire La Dino 308 GT4 (che non aveva avuto il successo sperato).

La nuova vettura debutta al Salone di Ginevra del 1980 come la prima “world car” prodotta dalla Ferrari , e venne chiamata Mondial in onore della vittoria in F1.

La vettura segue la filosofia della coupé 2+2 ad alte prestazioni con motore V8 centrale.

Pininfarina allunga il “passo” di 10 cm rispetto al vecchio modello ed ottiene così maggior spazio per i sedili posteriori.

La vettura vantava diverse skills, come gli accurati trattamenti anticorrosione, la grande cura nei dettagli e nell’ergonomia degli interni, una meccanica d’alta classe rispettosa delle norme anti inquinamento.

Gli interni

L’abitacolo elegante e ben rifinito presentava una nuova strumentazione con pulsanti.

La dotazione di serie comprendeva il tettuccio apribile elettricamente, la chiusura centralizzata, l’apertura elettrica dei 3 cofani, il computer di bordo, la regolazione elettrica degli specchietti retrovisori.

Il corredo interno era completato da 4 sedili singoli rivestiti in cuoio Connolly, mentre il sistema di accensione “Digiplex “ era di tipo elettronico, realizzato da Magneti Marelli.

Il motore

Il motore era un V8 di 2926 cm³ da 214 cv, derivato da quello della Ferrari 308 GTB abbinato all’iniezione Bosch K-Jetronic che garantiva una velocità massima di 220 km/h.

Per il mercato svizzero e statunitense la Ferrari Mondial era dotata di serie del catalizzatore, che unitamente a un rapporto di compressione più blando risultava meno potente e performante.

Le vetture destinate al mercato americano, sempre per rispettare le norme di omologazione locali, erano equipaggiate con i tipici paraurti sporgenti e le luci di ingombro laterali.

Le sospensioni riprendono lo schema della 308, con quadrilateri deformabili e molle elicoidali.


Vi è piaciuto questo ep. di Vintage GP 08? Fatecelo sapere!!!! 🙌🙌🙌

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Donne e motori: Gioie ed onori

donne e motori: gioie ed onori

Donne e motori: Gioie ed onori

La festa della donna si avvicina e per questo motivo abbiamo deciso di farvi fare un piccolo tuffo nel passato, d’altronde “donne e motori”, non deve essere per forza solamente “Gioia e Dolori”.

Infatti chiameremo questa rubrica: Donne e motori: Gioie ed onori.

Scopriremo insieme come alcune donne abbiano cambiato il mondo delle auto con le loro invenzioni e le loro imprese!

Iniziamo con Bertha Benz, moglie di Karl Benz, inventore dell’automobile.

Si dice che un giorno di nascosto al marito la signora Benz, insieme ai due figli percorse 104 Km per andare a trovare la madre. Pochi mesi dopo Karl Benz trovò il suo primo cliente, dando origine così anche la mercato dell’automobile.

Tutto grazie alla “fuga segreta” della signora Bertha Benz.

June McCarroll, (1867-1954) inventrice della linea di mezzeria.

Californiana, Medico, la signora McCarroll si stava recando a lavoro, a bordo della sua Ford Model T, quando un camion invase la sua “corsia” buttandola fuori strada.

Ebbe così la brillante idea di dividere la strada con una linea bianca, evitando così pericolose invasioni.

Inizialmente la sua proposta venne rifiutata, ma insieme ad un gruppo di donne iniziò a dipingere le linee divisorie sulle strade del suo quartiere, promuovendo questa iniziativa, fino a quando nel 1924 le autorità californiane decisero di adottarle su tutte le sue strade.

Nacquero così le linee di demarcazione presenti ormai in tutte le strade del mondo.

Florence Lawrence, (1886-1938) attrice di grande successo, la prima “star di Hollywood” aveva però, anche una grande passione per le auto.

Si dice che su una delle sue auto, installò il primo segnale di frenata, avvertendo chi fosse dietro di lei che stava frenando.

Fece una modifica simile anche su una delle sue moto, installando i primi indicatori di direzione, purtroppo queste invenzioni però non furono brevettate da lei, ma da altre persone nel corso della storia.

Mary Anderson,(1866-1953) allevatrice di bestiame, fu l’inventrice del Tergicristallo.

Durante a viaggio a New York, si accorse della difficoltà dell’autista a togliere la neve dal parabrezza.

Una volta a casa mise appunto un sistema che preveda una stecca di gomma azionata da una leva.

Brevettò la sua invenzione, ma purtroppo non riuscì a venderla entro il termine del brevetto.

Fu Cadillac che nel 1922 lo installò per la prima volta su un’auto di serie.

Dorothy Levitt, (1882-1922) giornalista e scrittrice, grande appassionata di motori, nonché pilota, inventò lo Specchietto Retrovisore.

Nel suo saggio “The Woman and the Car: A Chatty Little Handbook for all Women who Motor or Who Want to Motor” suggeriva alle donne di portare con se, quando si trovavano alla guida un specchietto per sbirciare cosa accadesse dietro di loro, di tanto in tanto.

Abbiamo parlato di 5 pioniere che hanno aiutato a scrivere parte della storia e della libertà femminile nell’800. 5 signore brillanti che hanno reso più sicura la guida.

Buona festa della donna!

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NLT: Noleggio a lungo termine

NLT: Noleggio a lungo termine

NLT: Noleggio a lungo termine

Perché il Noleggio a lungo termine conviene ad aziende e privati?

E’ risaputo che la formula del NLT: noleggio a lungo termine è alquanto vantaggiosa per quanto riguarda le aziende con partita IVA, in quanto uno dei vantaggi che stimola il titolare a scegliere questo tipo di servizio è la fiscalità dell’auto: dà la possibilità di accedere alla detrazione iva e la deducibilità del canone arriva fino al 100%.


Invece, troppo spesso viene sottovalutata questa formula rispetto ai privati, ma facendo chiarezza si può notare che sia una delle scelte più interessanti anche per loro, con un trend di crescita sempre in evoluzione.

A rafforzare quest’idea ci ha pensato un’analisi dell’UNRAE che ha citato queste parole: “Sono sempre di più infatti gli utilizzatori privati che scelgono di prendere un’auto a noleggio a lungo termine rispetto all’acquisto in proprietà, preferendo un canone fisso mensile che ingloba anche le principali spese di gestione.

In particolare, nell’ultimo trimestre del 2021 dei 135.346 contratti di noleggio a lungo termine di autovetture, il 15,5% (circa 21.000 unità) è stato destinato ad un utilizzatore privato”.

Come funziona?

Il noleggio a lungo termine consiste nello stipulare un contratto che permette ad un’azienda o ad un privato di possedere un’autovettura per un determinato periodo di tempo e solitamente per un chilometraggio predefinito, attraverso il pagamento di un canone mensile.


Il punto di forza di questo servizio è proprio la quota da pagare mensilmente, che contiene una serie di servizi non indifferenti per la persona che ne usufruisce, possono essere:

  • L’assistenza attiva h24;
  • I costi di manutenzione ordinaria e straordinaria;
  • La copertura assicurativa completa;
  • La sostituzione dei pneumatici;
  • La disponibilità di un’auto sostitutiva in caso di fermo del veicolo;
NLT: Noleggio a lungo termine

Perché il NLT attrae il privato?

La risposta più ovvia è sicuramente il fatto che si ha la possibilità di avere un’auto nuova a completa disposizione, con l’assenza di pensieri relativi alla vendita del veicolo in un secondo momento, ma soprattutto si ha la garanzia di essere sempre coperti da qualunque spesa inattesa!

Una volta terminato il noleggio si può valutare in piena autonomia se mantenere l’auto prolungando il contratto, oppure se scegliere un’altra auto e stipulare un nuovo contratto o addirittura se si desidera acquistare l’auto che hai utilizzato.

Senza troppi giri di parole:

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AUTO DEL MESE MAZDA2 HYBRID

AUTO DEL MESE MAZDA2 HYBRID

L’AUTO DEL MESE GRAND PRIX

AUTO DEL MESE MAZDA2 HYBRID

AUTO DEL MESE MAZDA2 HYBRID

E’ in arrivo la prima automobile completamente ibrida della gamma Mazda, la soluzione per la mobilità urbana eco-compatibile, stiamo parlando di lei:

 MAZDA 2 HYBRID

Il primo modello Mazda con soluzione powertrain Full Hybrid è pensata proprio per chi cerca una city-car sostenibile, dai consumi ridotti, ma senza rinunciare a ottime prestazioni di guida.
Il motore ibrido e il sistema di gestione della batteria permettono infatti un consumo da record, con una riduzione di costi nell’utilizzo quotidiano.

Il Design

Le sue linee morbide e bombate evidenziano la raffinatezza e allo stesso tempo la sportività dell’auto, trasmettendo, grazie anche alle modeste dimensioni della vettura un’impressione agile e dinamica, adatta alla guida cittadina, ma con la possibilità di accogliere ben 5 passeggeri.
Grande rinnovamento anche per quanto riguarda gli interni, presentano una moltitudine di materiali soft touch e luci a LED per l’intero abitacolo.


Inoltre, il suo funzionamento è al 100% all’avanguardia, in quanto al momento dell’avvio, l’automobile partirà in modalità completamente elettrica (EV), di conseguenza la partenza sarà particolarmente silenziosa e performante.

In seguito sarà l’elettronica a decidere come ripartire la spinta tra il motore a benzina e quello elettrico, nell’ottica della massima efficienza.


Gli allestimenti disponibili

Saranno ben 3:
MAZDA 2 HYBRID PURE MAZDA 2 HYBRID AGILE MAZDA 2 HYBRID SELECT

Il mondo Mazda 2 Hybrid è tutto da scoprire, se vuoi guidarla subito, PUOI ORDINARLA! Sarà disponibile nella primavera 2022.


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Vintage GP 07

Vintage GP 07

Vintage Grand Prix – ep.7

Vintage GP 07: Settima puntata della rubrica di Grand Prix dove vi mostriamo alcune delle nostre auto d’epoca.

Alfa Romeo Montreal

Correva l’anno 1967, e a Montreal, in Canada, si teneva l’esposizione universale (EXPO), e tutte le nazioni del mondo parteciparono presentando le migliori realizzazioni nei vari campi della scienza e della tecnica.

Gli organizzatori avevano scelto l’Alfa Romeo per creare un modello di autovettura che potesse rappresentare la “massima aspirazione raggiungibile dall’uomo in fatto di automobili”, ma a seguito di un’organizzazione frettolosa, l’invito arrivò ad Arese solo nove mesi prima dell’evento.

Il design originale della Montreal

A causa dei tempi così ristretti, mancavano i presupposti per sviluppare un pianale e una meccanica nuovi, quindi per il modello carrozzato da Bertone, su disegno di Marcello Gandini, i vertici del Biscione decisero di utilizzare il motore della Giulia 1.6 TI berlina e portarono in Canada due esemplari di concept in colorazione bianco perla.

I due concept ebbero successo immediato grazie al design originale e a una linea slanciata e sportiva.

La vettura è caratterizzata dalla calandra bassa e dal cofano profondo che scende fino a coprire metà dei fari, dove risaltano le palpebre “a veneziana”, una soluzione innovativa che migliora l’aerodinamica e nasconde parzialmente i proiettori anteriori.

Il parabrezza è inclinato, due lunghe porte a “L” precedono le sei feritoie presenti sui montanti laterali; quindi il portellone, molto inclinato e totalmente in vetro, infine la coda tronca con un accenno di spoiler e i doppi scarichi al centro.

L’ottimo riscontro del pubblico convince i piani alti di Alfa Romeo a mettere il modello in produzione: si decide di puntare sull’immagine sportiva del marchio, sostituendo il 1.6 con il V8 della Tipo 33 da competizione, ma a causa dei volumi della carrozzeria la nuova meccanica risultava molto più ingombrante del quattro cilindri della Giulia, e in Bertone non era per nulla intenzionati a snaturare il progetto originale.

Il debutto

Dopo 35 mesi e mezzo dalla sua prima apparizione, la Montreal debutta in pedana al Salone di Ginevra del 1970 scardinando tutte le regole con forme meno filanti, più alta e appesantita rispetto ai concept del 1967, definita “fuori dal tempo” ma sicuramente di grande impatto.

Il nuovo V8 della Montreal è il primo della casa del Biscione ad essere prodotto in serie regolare: derivato dal 2.593 cc della mitica 33 Stradale viene rivisto, con nuove teste e depotenziato da 270 a 200 cv, per renderla più adatta alla guida di tutti i giorni.

Le prestazioni, nonostante gli ingombri, sono di tutto rispetto con una coppia generosa di circa 240 Nm, 224 km/h di velocità massima e una accelerazione da 0 a 100 km/h in circa 8 secondi.

Gli interni invece sono puliti ed essenziali, e la fanaleria anteriore è schermata da due griglie, messe a protezione delle due coppie di fari.

La nuova la presa d’aria al centro del cofano e le feritoie sul montante posteriore hanno una funzione puramente estetica, e i caratteristici cerchi “millerighe” in lega leggera ebbero talmente tanto successo da diventare molto richiesti anche su altri modelli.

Nonostante le dimensioni (la lunghezza era di 4.22 metri con un passo di 2.35) la vettura non era limitata a sportiva “due posti secchi”, ma prevedeva invece il layout 2+2, con due sedili posteriori non molto comodi o sfruttabili, e un bagagliaio invece abbastanza capiente con lunotto apribile.


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