Con la Q4 e-tron e la Q4 Sportback e-tron , Audi presenta due autentici tuttofare: sono compagni sicuri per lo sport e il tempo libero e sono adatti come auto principale di una famiglia.
Le loro dimensioni esterne li collocano nel segmento dei SUV compatti più grandi.
L’architettura del sistema di trazione elettrica modulare (MEB) su cui si basano i SUV elettrici compatti di Audi consente una suddivisione dello spazio completamente nuova. I componenti tecnologici hanno bisogno di poco spazio: la batteria ad alto voltaggio è progettata come un blocco piatto sotto l’abitacolo, mentre l’unità motrice si trova in una disposizione compatta sull’asse posteriore – e sull’asse anteriore nei modelli quattro .
Mentre lo sbalzo anteriore misura appena 86 centimetri, il passo misura ben 2,76 metri, anche più che nel segmento dei SUV di medie dimensioni.
L’interno risultante misura 1,83 metri di lunghezza, che è simile a un grande SUV.
Audi Q4 e-tron Interni spaziosi
Anche salire a bordo dell’Audi Q4 e-tron e della Q4 Sportback e-tron è comodo: le porte si spalancano e i sedili sono comodamente in posizione alta.
Quando è buio, le luci di proiezione negli specchietti retrovisori esterni proiettano isole di luce con il logo e-tron sulla strada fuori dalle portiere anteriori .
A bordo del SUV elettrico, il guidatore e fino a quattro passeggeri godono di interni generosamente spaziosi, resi possibili anche dal fatto che al posto del tunnel centrale è presente solo un gradino piatto.
La posizione dei sedili nella seconda fila è quasi sette centimetri più alta rispetto a quella anteriore, pur offrendo molto spazio per la testa e lo spazio per le ginocchia è decisamente lussuoso.
Quando si tratta di spaziosità, i SUV elettrici compatti di Audi superano i loro diretti concorrenti nel segmento premium.
Audi Q4 Sportback 24,8 litri di spazio e vano portabottiglie ergonomico
Audi Q4 e-tron e Q4 Sportback e-tron sono autentiche tuttofare e auto di famiglia, dotate di una generosa quantità di vani portaoggetti, che raggiungono un volume di 24,8 litri.
Tutti e quattro i rivestimenti delle portiere sono dotati di supporti per bottiglie fino a un litro che si trovano molto in alto nella parte anteriore del bracciolo e sono quindi molto facili da raggiungere.
Il bagagliaio della Q4 e-tron offre 520 litri di spazio per i bagagli. Ribaltando gli schienali, divisi in rapporto 40:20:40, si crea una superficie praticamente piana; il vano bagagli offre un volume di 1.490 litri.
Nello Sportback, il vano posteriore contiene 535 e 1.460 litri.
La Q4 Sportback e-tron incorpora di serie una porta del bagagliaio elettrica che, in combinazione con la chiave comfort opzionale, risponde ai gesti del piede.
Per la città e il SUV facile: raggio di sterzata ridotto e buona altezza da terra
Il layout compatto dell’unità di trazione anteriore dei modelli quattro ha permesso agli sviluppatori di spostare i longheroni della Q4 e-tron e della Q4 Sportback e-tron molto indietro nella direzione del centro del veicolo.
Questo ha creato spazio per grandi passaruota, in cui le ruote possono girare molto. Nelle varianti con trazione posteriore, il raggio di sterzata della Q4 e-tron e della Q4 Sportback e-tron misura appena 10,2 metri.
Con la loro altezza da terra di circa 18 centimetri, entrambi i modelli si comportano bene anche su terreni fuoristrada facili.
Un rivestimento copre le unità di azionamento sottostanti.
Ricarica rapida HPC: potenza sufficiente per circa 130 chilometri (80.8 mi) in dieci minuti in condizioni ideali
La ricarica con corrente continua è un altro punto di forza che qualifica Q4 e-tron e Q4 Sportback e-tron come tuttofare adatti all’uso quotidiano.
A seconda delle dimensioni della batteria, possono essere caricati presso stazioni HPC (ricarica ad alta potenza) con una capacità di ricarica fino a 100 o 125 kW. A 125 kW e in condizioni ideali, la batteria passa da uno stato di carica (SOC) dal 5 all’80% in 38 minuti.
Il Q4 40 e-tron Nel ciclo WLTP raggiunge un’autonomia fino a 520 chilometri
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Fino a 400 CV di potenza e uno 0-100 di 3,8 secondi per la Nuova Audi RS3,
che sarà disponibile con carrozzeria a 4 e 5 porte.
La corsa all’elettrico non si ferma: eppure, in casa Audic’è ancora posto per una sportiva senza batterie Nuova Audi RS3.
Stiamo parlando della nuova RS 3, che arriva in versione quattro e cinque porte (Sedan).
Conferma il cinque cilindri e introduce grandi novità dal punto di vista della trasmissione e del telaio.
Gli ordini sono già aperti, con consegne previste in inverno e prezzi a partire da 60.000 euro in Germania.
La nuova RS3 è più larga e più aggressiva fuori e dentro.
Rispetto RS3 della scorsa generazione, sono state introdotte delle modifiche che, secondo Audi, ne migliorano le doti dinamiche e le prestazioni.
La RS3 è la punta di diamante della attuale gamma della A3.
La formula è collaudata e prevede soluzioni tecniche al top della gamma, una caratterizzazione stilistica e un’aerodinamica dedicate: elementi che rendono la vettura subito riconoscibile anche rispetto alla S3 già in commercio.
I paraurti e il single frame sono specifici, inoltre sono di serie i gruppi ottici a Led anteriori e posteriori.
Sui passaruota anteriori è presente una presa d’aria e la carreggiata è stata allargata di 33 mm, contro i 10 mm extra sull’asse posteriore.
Sono previsti di serie dei cerchi in lega da 19″, mentre come optional, per la prima volta, ci sono i pneumatici semi-slick firmati Pirelli.
Per la RS3 sono disponibili due tinte esclusive denominate Kyalami Green e Kemora Gray, sulla berlina abbinabili anche al tetto nero lucido.
Gli interni di serie offrono:
il Virtual Cockpit da 12,3 pollici con grafica RS e
l’infotainment da 10,1 pollici con RS Monitor,
mentre come optional è possibile aggiungere l’head-up display con luci di cambiata.
Il volante RS Sport ha la base piatta e il pulsante dedicato dell’RS Mode per richiamare le modalità di guida più sportive.
MIGLIORE IN TUTTO
La nuova generazione dell’Audi RS3 sarà disponibile nel nostro salone di Ferrara prima della fine del 2021 sia in versione Sportback che Sedan.
400 CV e 500 Nm per 290 km/h.
Il cuore della RS 3 rimane quello già amato nelle serie precedenti, ovvero il 2.5 TFSI 5 cilindri turbo.
La potenza è sempre a quota 400 CV, ma la coppia è cresciuta fino a 500 Nm (avete sentito bene) è migliorata anche la risposta,
Il cambio è l’automatico DSG a sette marce abbinato alla trazione integrale e le prestazioni sono di livello altissimo:
3,8 secondi per toccare i 100 km/h e 250 km/h di velocità massima autolimitata.
È possibile alzare questo valore a 280 km/h, mentre l’RS Dynamic Package con i freni carboceramici da 380 mm (con peso ridotto di 10 kg) permette di salire fino a 290 km/h.
L’impianto frenante è stato potenziato di serie ora adotta dischi anteriori da 375 mm e posteriori da 310 mm e un sistema di raffreddamento con portata d’aria incrementata del 20%.
La trazione integrale quattro è l’elemento caratterizzante della nuova RS3.
È la prima applicazione del nuovo RS Torque Splitter, ovvero del differenziale posteriore con frizioni multidisco che consentono di gestire il Torque Vectoring sull’asse.
In questo modo, è stato possibile ridurre di molto il sottosterzo; inoltre, è stato creato un programma di guida denominato RS Torque Rear che agisce come un vero e proprio Drift Mode.
Non ci resta che divertirci sulla nuova di Casa Audi.
Ti Aspettiamo a Ferrara per prenotare un elettrizzante Test Drive.
Vuoi essere tra i primi a provare la nuova Audi RS3 quando arriverà in salone?
In quest’ultimo mese, siamo stati costretti a dire molto spesso ai nostri clienti che è previsto un ritardo nella consegna delle Auto nuove.
Non sempre i motivi di questo ritardo nelle consegne sono stati chiari, in quest’articolo vogliamo spiegarvi il perché.
Ritardo nelle consegne: Le cause principali.
Le cause principali dei ritardi nelle consegne auto 2021 sono la carenza di materie prime e semiconduttori.
Ad esempio per l’acciaio e materie prime plastiche, l’Associazione italiana dei produttori automotive ha segnalato dal 2021 un forte aumento dei prezzi.
Tra giugno 2020 e gennaio 2021, l’aumento di prezzo dell’acciaio è stato di oltre 300 euro a tonnellata.
I rincari hanno colpito, in particolare:
– Prodotti piani e laminati;
– ABS (acrilonitrile-butadiene-stirene);
– PA6 (Poliammide 6);
– PA6.6 (Poliammide 66);
– PP (Polipropilene).
A questi poi si aggiunge anche la carenza di microprocessori che ha già costretto diversi stabilimenti di componenti e di autoveicoli in Europa a fermarsi con la conseguenza di ritardi nelle consegne auto.
Pensate che in un’auto moderna il numero di microchip raggiunge quasi le 6.000 unità, e la mancanza di questi componenti provoca un vero problema di filiera.
Per questo motivo i ritardi nelle consegne di auto nuove aumenta.
Come mai questi componenti scarseggiano?
Audi Toolmaking
In primo luogo si tratta di una conseguenza della pandemia Covid-19, che ha imposto alle fabbriche periodi di chiusura e pesanti rallentamenti della produzione causa del ritardo nelle consegne.
I lockdown, hanno causato un boom di domanda nel settore dell’elettronica, come pc, smartphone, Tv, console di gioco e i microchip in produzione sono andati alle industre di produzione di questi dispositivi, a discapito della filiera automobilistica, con un conseguente ritardo della fornitura alle case automobilistiche.
Tutta la filiera distributiva automotive si trova oggi ad affrontare le difficoltà dovute ai tempi di produzione dilatati, questa situazione tocca in modo uniforme tutte le case automobilistiche, non solo Audi, così come altri settori merceologici, come la produzione di Elettrodomestici.
La situazione si risolverà in fretta e il mondo automotive pur prolungando i tempi di consegna delle vetture è tutt’altro che fermo.
Audi Ferrara, insieme ad Audi Italia sta studiando nuove risposte e servizi alternativi per affrontare la situazione e uscirne come sempre più forti di prima e orientati al nuovo modo di acquistare Auto.
Il Covid- 19 ha scosso duramente l’industria automobilistica che da sempre è la parte di mercato più ancorata al passato, ad oggi il digital, e l’esperienza finale del cliente saranno fulcro centrale del nostro modo di lavorare.
Il tutto a vantaggio dei nostri clienti finali.
Ci rendiamo conto che i ritardi e i tempi di attesa molto spesso non sono facili da accettare, e che molti di voi sono arrabbiati e delusi dalla situazione, vi chiediamo di avere pazienza e di comprendere che tutto il settore automobilistico mondiale, insieme all’intero pianeta, è stato messo a dura prova dalla situazione pandemica.
Comprendiamo perfettamente il vostro disagio per il ritardo nella consegna della vostra Audi da sogno. Un disagio che molto spesso è anche il nostro.
Cerchiamo di fare ogni giorno del nostro meglio per garantire la qualità dei servizi, con la professionalità e la passione di sempre, cercando ogni giorno il modo migliore per accontentare le vostre richieste,.
Per restare aggiornato sui ritardi nelle consegne seguici sui nostri canali Social
Cosa succede se porto l’auto elettrica all’autolavaggio?
Posso effettuare la ricarica presso stazioni di ricarica pubbliche quando piove?
Sono necessari pneumatici speciali per l’auto elettrica?
Se ci pensiamo sembra che sia tutto chiaro e non siano necessarie domande sull’elettromobilità.
Ma poi vengono i dubbi.
Per evitare che ciò accada, ecco le risposte alle dieci domande più insolite che abbiamo ricevuto in Audi Grand Prix sulle auto elettriche.
1. Posso portare le auto elettrica all’autolavaggio?
Questa domanda è una delle più frequenti da parte dei nostri clienti che intendo approcciare la mobilità elettrica.
Il dubbio è legittimo.
Tutto sommato ci hanno insegnato che bisogna sempre stare attenti ad avvicinare elettricità e acqua.
Ma portare un’auto elettrica all’autolavaggio non è come buttare un tostapane nella vasca da bagno.
L’elettronica e la batteria sono ben protette dalle infiltrazioni di umidità nelle auto elettriche.
Quindi puoi tranquillamente lasciar perdere il lavaggio a secco o la spugna bagnata e andare all’autolavaggio più vicino.
2. Si esaurisce la batteria dell’auto elettrica prima o poi?
Mentre molte batterie di telefoni cellulari dopo pochi anni cominciano a dare problemi, la batteria di un’auto elettrica inizia a dare segni di cedimento molto più tardi.
Dato che le batterie usate dai costruttori sono tutte diverse, la domanda sulla durata della batteria di un’auto elettrica non può avere un’unica risposta.
Molti costruttori indicano nella garanzia di acquisto dopo quanti anni oppure dopo quanti chilometri di percorrenza la capacità di carica della batteria è almeno ancora del 70%.
La buona notizia per il tuo conto in banca è che se la batteria dovesse davvero dare segni di cedimento, puoi semplicemente far sostituire alcune celle presso l’officina specializzata.
3. Posso ricaricare un’auto elettrica quando piove?
Con vento forza 10 e pioggia battente sarebbe meglio stare a casa anziché andare alla stazione di ricarica.
Ma non si può sempre scegliere, giusto?
La buona notizia è che puoi ricaricare l’auto elettrica in tutta tranquillità anche se piove senza pietà.
Nelle auto elettriche, i raccordi di ricarica sono progettati in modo che la corrente elettrica scorre solo se il contatto fra connettore e veicolo è ben chiuso ed è impossibile l’infiltrazione di acqua nel collegamento.
L’unica accortezza che bisogna avere è quella di non far bagnare l’interno del connettore. Anche se ciò dovesse avvenire non c’è alcuna possibilità di prendere la scossa.
Nel caso in cui il connettore sia bagnato l’unica cosa che accade è che non si avvia la ricarica, in quanto il sistema di protezione della vettura impedisce il passaggio di corrente..
4. E se…la colpisse un fulmine?
Si…i più curiosi, ci hanno chiesto anche questo
L’auto elettrica non attira i fulmini più di quanto facciano le auto a benzina o diesel.
Come su qualsiasi auto chiusa, anche quando sei a bordo di un’auto elettrica la gabbia di Faraday ti protegge dalla scarica di un fulmine.
5. Sono necessari pneumatici speciali per l’auto elettrica?
La risposta è nì.
Se gli pneumatici soddisfano le specifiche dell’auto (dimensioni, indice di carico ecc.), in teoria ne puoi montare di qualsiasi tipo.
Tuttavia gli pneumatici specifici per auto elettriche spesso sono caratterizzati da una resistenza al rotolamento ottimizzata.
Questo perché una minore resistenza al rotolamento comporta una maggiore efficienza energetica dell’auto durante la marcia e quindi una maggiore autonomia con una carica della batteria.
6. Come si attaccano i cavetti su un’auto elettrica?
Per farla breve, non si attaccano; almeno per quanto riguarda la grande batteria principale.
Invece alla batteria di avviamento a 12 volt, montata sia sulle auto elettriche sia su quelle con motore a combustione, li puoi collegare senza problemi.
In ogni caso la possibilità che la batteria piccola si scarichi è davvero remota.
7. Un’auto elettrica può “suonare” come un’auto sportiva?
Con una buona dose di sound design forse si riuscirebbe a imitare il caratteristico ruggito di un’auto sportiva con motore a combustione, proprio come accade sulla nuova Audi e-tron RS GT.
Ma fare in modo che un motore elettrico abbia la stessa voce di un motore a combustione non rientra fra gli scopi dichiarati dell’elettromobilità.
La bassa rumorosità è una delle caratteristiche peculiari delle auto elettriche e a lungo termine contribuirà a ridurre l’inquinamento acustico soprattutto nei centri cittadini.
8. Ma come faccio con la ricarica, dove sono le colonnine?
Per la maggior parte dei proprietari di auto elettriche, la strada fino alla stazione di ricarica più vicina si ferma alla porta di casa, dato che molti ricaricano l’auto presso la propria abitazione.
Per tutti gli altri, in Italia ci sono complessivamente circa 23.000 colonnine di ricarica (aggiornamento: settembre 2021) e il numero è in costante crescita.
Per chi di voi si trovasse a Ferrara presso il nostro Salone Audi sono presenti ben 4 colonnine di ricarica tutte per voi 🙂
9. Le auto elettriche possono trainare una roulotte?
È difficile che un’auto elettrica riesca a trainare il peso di una roulotte senza che la batteria si scarichi rapidamente.
Se desideri andare in vacanza trainando una roulotte con la tua auto elettrica, devi armarti di santa pazienza.
Infatti ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che vengano prodotte in serie roulotte con assi semoventi elettrici.
10. La velocità influisce sul consumo di energia?
Sì: maggiore è la velocità, più rapidamente si scarica la batteria.
La resistenza aerodinamica aumenta esponenzialmente con l’aumentare della velocità.
Di conseguenza aumenta il fabbisogno di energia di trazione.
Marciando fino a 130 km/h trovi un buon compromesso fra velocità e autonomia.
In questo modo ti assicuri una lunga percorrenza in autostrada.
In città devi frenare più spesso, per fortuna!
Perché il traffico stop-and-go è una manna dal cielo?
Perché a ogni frenata viene recuperata energia, che torna direttamente nella batteria.
Ecco concluse le nostre 10 risposte alle domande più insolite sulla mobilità elettrica, soddisfatto?
Ne hai Altre? Scrivici nei commenti e saremo lieti di rispondere a tutte le tue curiosità in tema di mobilità elettrica!
Audi Q4 e-tron non solo si guida a impatto zero, ma deve anche essere consegnata al cliente, con zero emissioni di CO₂¹.
Scopriamo insieme Audi Q4 e-tron per tutto il suo ciclo di vita: le misure adottate dall’azienda per rendere questo modello Audi 100% elettrico il più sostenibile possibile.
Utilizzando l’esempio di Audi Q4 e-tron è possibile distinguere quattro fasi:
1. Catena di fornitura, 2. Produzione del veicolo, 3. Fase di utilizzo, 4. Recupero
Già all’inizio del ciclo di vita, Audi pone particolare attenzione alla sostenibilità.
Per questo motivo, l’impresa sta già adottando misure diverse nella catena di fornitura e nella produzione.
Un esempio è l’utilizzo di energia elettrica rinnovabile nello stabilimento di produzione di Zwickau.
Qui, una parte della corrente necessaria è prodotta in una propria centrale termoelettrica a blocco alimentata con gas naturale. Tuttavia, l’intero approvvigionamento esterno aggiuntivo deriva al 100% da corrente naturale.
Da questo momento inizia un’altra fase centrale del ciclo di vita: l’utilizzo del veicolo.
In quanto veicolo esclusivamente elettrico, durante la guida, Audi Q4 e-tron non produce emissioni di CO₂ a livello locale. Inoltre, grazie alla ricarica regolare con corrente green, il cliente può contribuire in modo determinante a migliorare notevolmente il bilancio di CO₂ del proprio veicolo in fase di utilizzo rispetto al mix di energia elettrica medio.
Infatti, oltre alla corrente prodotta da fonti rinnovabili, questo è costituito anche da corrente prodotta da fonti non rinnovabili.
Quando poi Audi Q4 e-tron raggiunge la fine della sua vita utile, ciò non coincide affatto con la fine dell’impegno per la sostenibilità.
In molti casi, in particolare per la batteria, è possibile trovare una seconda possibilità di utilizzo.
Catena di fornitura Audi Q4 e-tron
Audi pone grande attenzione al monitoraggio completo della catena di creazione del valore a monte.
Audi collabora esclusivamente con partner che dimostrano di condividere i valori dell’azienda.
La produzione di batterie ad alte prestazioni richiede grandi quantità di energia. Per questo motivo, la catena di fornitura rappresenta quasi la metà dell’energia totale necessaria per la produzione di veicoli elettrici (circa il 46%).
Già nel 2018 l’azienda lancia il programma CO₂ con l’obiettivo di decarbonizzare tutta la catena di fornitura, ed insieme ai fornitori, identifica le misure per ridurre le emissioni.
In questo modo, è utilizzata esclusivamente corrente green certificata.
Produzione del veicolo Audi Q4 e-tron
Audi Q4 e-tron è realizzata nello stabilimento Volkswagen di Zwickau in Sassonia.
Lo stabilimento è estremamente moderno ed è ulteriormente ottimizzato per ridurre ancora di più l’ impatto sull’ambiente.
Il sito viene alimentato in parte con corrente naturale Volkswagen da Volkswagen Kraftwerk GmbH, un’energia elettrica rinnovabile la cui produzione e provenienza sono certificate TÜV.
La corrente proviene principalmente da centrali idroelettriche, ma anche da parchi eolici e solari in Germania o in paesi confinanti.
L’altra parte è prodotta a Zwickau in una propria centrale termoelettrica a blocco alimentata con gas naturale.
A Zwickau Audi ha creato dei moderni capannoni industriali secondo l’ultima normativa sul risparmio energetico, tecnicamente in grado di regolare automaticamente il consumo di energia elettrica, acqua e calore in base alle esigenze.
Anche l’utilizzo del gas naturale, è ridotto con misure tecniche, ad esempio nel reparto di verniciatura.
Il cliente riceve un veicolo a emissioni zero di CO₂¹ dalla fabbrica.
La consegna al cliente in concessionaria (UE/USA)
Le misure già descritte nella produzione e nei fornitori di celle comportano una riduzione dell’impronta di CO₂ di Audi Q4 e-tron nella catena di fornitura e nella produzione del veicolo.
In questo momento, le inevitabili emissioni di CO₂, che si verificano nonostante le misure di riduzione già attuate, vengono compensate con progetti di protezione del clima.
Tali compensazioni sono certificate in base a standard internazionali quali “Verified Carbon Standard” (VCS) e “Climate, Community and Biodiversity Standard” (CCB) o “Gold Standard”.
In questo modo, è possibile garantire che al momento della consegna delle chiavi presso il concessionario, il cliente riceva un veicolo realizzato/prodotto a emissioni zero di CO₂ in termini di bilancio 1.
Fase di utilizzo di Audi Q4 e-tron
Una volta che Audi Q4 e-tron è nelle tue mani, non solo quest’ultimo potrai vivere un’affascinante esperienza di guida, ma avrai anche l’opportunità di utilizzare il veicolo quasi senza emissioni.
Il presupposto è che la batteria venga ricaricata con corrente generata da fonti rinnovabili, poiché l’elettromobilità è green solo in cui lo è l’energia elettrica impiegata.
Grazie ai numerosi partner di IONITY, Audi crea una rete di ricarica rapida su strade e autostrade di 25 paesi europei.
Lungo queste principali reti stradali, nel prossimo futuro saranno disponibili 400 parchi di ricarica ultra-veloci (attualmente oltre 340), che offrono anche il 100% di energia elettrica rinnovabile.
Requisito per un utilizzo del veicolo a emissioni quasi zero: il cliente carica energia elettrica da fonti rinnovabili in azienda e in viaggio.
Recupero
Una volta che l’Audi Q4 e-tron ha raggiunto la fine della fase di utilizzo, le celle della batteria non sono del tutto inutilizzabili, ma possono ancora presentare una percentuale elevata delle loro prestazioni originali.
Per questo motivo, anche dopo lo smontaggio del veicolo, le celle della batteria di Audi Q4 e-tron possono essere utilizzate per lo scopo per il quale sono state costruite, per immagazzinare l’energia elettrica.
Audi, con il gruppo energetico EnBW, mette a disposizione accumulatori fissi, dove le batterie per veicoli elettrici usate vengono riutilizzate come “batterie Second Life”.
Ad esempio, possono essere utilizzate come accumulatori temporanei, in modo che in futuro, in caso di un eccesso temporaneo di produzione di energia elettrica, le torri eoliche e gli impianti fotovoltaici vengano scollegate dalla rete.
Inoltre, gli accumulatori Second Life possono fornire l’energia necessaria per un’infrastruttura di ricarica rapida indipendentemente dalle capacità della rete elettrica locale, ad esempio per eventi.
È possibile riciclare la gran parte delle preziose materie prime presenti nelle batterie agli ioni di litio e lavorarla per creare nuove batterie.
Solo quando le batterie non saranno più in grado di svolgere questo compito, verranno smontate in singole materie prime secondo moderni concetti di riciclaggio, per poi essere riutilizzate in batterie nuove.
Gli attuali processi di riciclaggio consentono di ottenere un tasso di riciclaggio pari a circa il 70% delle materie prime contenute quali cobalto, litio, nichel, alluminio, manganese e grafite.
Nel lungo periodo, dovrebbe persino essere possibile raggiungere una quota del 97%.
Illustrazioni: Fee Fischer
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Il concept studio Audi Grandsphere. Un jet privato per la strada.
Come un volo di prima classe, la berlina Audi Grandsphere combina il lusso del viaggio privato con il massimo del comfort a bordo.
La guida automatizzata di livello 4 rende possibili nuove dimensioni di libertà: in questa modalità, l’interno si trasforma in una spaziosa sfera di esperienza senza volante, pedali o display.
I sedili anteriori diventano una lounge di prima classe con il massimo spazio, le viste sono più libere e è possibile l’accesso a tutte le funzioni di un ecosistema digitale olistico di cui è integrata la grandsphere Audi.
Come seconda delle tre concept car “a sfera” del marchio con i quattro anelli, l’Audi grandsphere ha un posto speciale.
Questo perché le tecnologie e le caratteristiche di design assemblate in essa riappariranno entro pochi anni nelle future serie Audi.
Il concept Audi grandsphere illustra l’affermazione del marchio che sta diventando il trendsetter ai vertici dell’industria automobilistica per la trasformazione tecnologica e le offerte di mobilità olistiche completamente nuove.
Il concept della roadster Audi Skysphere a trazione elettrica ha debuttato nell’agosto 2021: era una visione spettacolare di una GT a guida automatica che si trasformava in un’auto sportiva a guida autonoma con passo variabile.
Queste due concept car – così come l’Audi Urbansphere, che apparirà come la terza parte del trio nel 2022 – sono collegate dal loro concept generale, che deriva dalla loro capacità di guidare autonomamente al livello 4.
Audi sta lavorando con CARIAD , il think tank software del Gruppo Volkswagen, verso l’introduzione di tale tecnologia nella seconda metà del decennio.
Guida Autonoma di Livello 4 con Audi Grandsphere
Livello 4: non solo trasforma lo spazio interno in un ampio salone non appena il volante e i pedali scopaiono.
Allo stesso tempo, apre nuovi livelli di libertà per tutti i passeggeri.
Questo perché Audi Grandsphere non solo libera il conducente dai compiti di guida quando possibile, ma offre anche a tutti a bordo una vasta gamma di opzioni per utilizzare quella libertà per esperienze variabili individualmente.
Il concept Audi Grandsphere si trasforma dall’essere strettamente un’automobile in un “dispositivo di esperienza”.
Grazie ai servizi di Audi e alla capacità di integrare i servizi digitali, le possibilità sono quasi infinite.
Il concept Audi Grandsphere illustra l’affermazione del marchio che definisce il lusso progressivo del futuro: per Audi, ciò include l’opzione di nuove esperienze di alta classe, abilitate dalla digitalizzazione, nonché un approccio olistico alla sostenibilità con l’obiettivo della neutralità del carbonio nel prossimo futuro.
Prima classe
Audi skysphere, Audi grandsphere e Audi urbansphere sono le tre concept car che il marchio con i quattro anelli utilizza per mostrare la sua visione del lusso progressivo.
Nel processo, Audi sta creando un’esperienza di veicolo che va ben oltre lo scopo di passare semplicemente del tempo in un’auto per andare dal punto A al punto B, e anche molto oltre l’esperienza di guida stessa.
Queste concept car presentano un nuovo design che alla fine reinventa l’interno, l’abitacolo, come il centro del veicolo e non subordina più l’esperienza dei passeggeri ai requisiti della tecnologia.
Ciò si riflette nella disposizione variabile degli interni, nella scomparsa dei comandi e nell’ampiezza dell’abitacolo, oltre a collegarli a nuove offerte di servizi.
Il processo di progettazione – dall’interno verso l’esterno
Anche la “sphere” (sfera) nel nome trasmette un segnale: il cuore delle concept car Audi skysphere, grandsphere e urbansphere è sempre l’interno.
Il sistema di guida e la maneggevolezza non sono più al top delle specifiche di progettazione in questa nuova generazione di vetture.
Il punto di partenza è invece l’interno, la sfera di vita e di esperienza degli occupanti durante il viaggio. I loro bisogni e desideri modellano lo spazio, l’architettura e le funzioni.
Interior
Nessun raccordo, nessuno schermo: display e funzionamento
Una sorpresa quando ci si guarda intorno negli interni dal design ridotto e dai colori naturali di Audi grandsphere: né le batterie degli strumenti a quadrante né gli schermi neri per i concetti di visualizzazione virtuale sono visibili prima dell’attivazione delle funzioni di guida: la più citata disintossicazione digitale al suo meglio.
Ci sono invece aree chiaramente articolate e tranquille con materiali di altissima qualità.
Legno e lana, tessuti sintetici e metallo sono visibili e piacevoli al tatto come rivestimento di pareti, rivestimenti di sedili e moquette.
Molti di questi materiali, come le impiallacciature di carpino, provengono da coltivazioni sostenibili o sono realizzati con materie prime riciclate. Non c’è pelle nella grandsphere Audi, anche questo è in linea con una visione progressiva del lusso, che è sempre inseparabile dalla sostenibilità.
Monolite dinamico: il design esterno di Audi Grandsphere
Con 5,35 m di lunghezza, 2 m di larghezza e 1,39 m di altezza, le misurazioni del concept Audi grandsphere rivelano che questa berlina è un esempio inequivocabile dell’automobile di classe.
Il passo di 3,19 m indica il valore più alto, che mette in ombra anche la versione lunga dell’attuale Audi A8.
Ma ancora più sorprendente di ciò che suggeriscono queste figure è l’impressione visiva che fa quando lo vede per la prima volta. Questo perché l’Audi grandsphere non assomiglia per niente a una berlina tradizionale, ma piuttosto a una GT a quattro porte strettamente disegnata con una linea che arriva direttamente dalla galleria del vento.
E lo fa senza svolazzi superflui.
Sistema di guida e ricarica
La piattaforma tecnologica dell’Audi grandsphere, nota come Premium Platform Electric, o PPE, è stata concepita esclusivamente per i sistemi di azionamento elettrici alimentati a batteria e quindi sfrutta appieno tale tecnologia.
L’elemento chiave del DPI è un modulo batteria tra gli assi che contiene circa 120 kWh di energia nel concetto grandsphere.
Insieme alle grandi ruote, questo produce proporzioni di base perfette non solo dal punto di vista del design.
I principali vantaggi includono interni lunghi e quindi spazio per le gambe in entrambe le file di sedili. Inoltre, l’assenza di una copertura del cambio e di un tunnel cardanico aumenta il comfort spaziale nelle auto elettriche.
Tuttavia, l’Audi grandsphere non rinuncia al sistema di trazione quattro, essenziale per il marchio. Questo perché la concept car ha motori elettrici separati montati sugli assi anteriore e posteriore che utilizzano il coordinamento elettronico per fornire la trazione integrale su richiesta ed eseguire un perfetto equilibrio tra dinamica di guida ed efficienza energetica. I due motori elettrici del concept Audi grandsphere sono in grado di erogare una potenza totale di 530 kW e una coppia di 960 Newtonmetri.
Ricarica rapida, autonomia elevata
Il cuore del sistema di azionamento è la tecnologia di ricarica a 800 volt.
Come l’Audi e-tron GT prima, questa tecnologia assicura che la batteria possa essere caricata fino a 270 kW in un tempo molto breve nelle stazioni di ricarica rapida.
Questa strategia rende possibili tempi di ricarica che si avvicinano a una sosta di rifornimento per un’auto con un motore convenzionale. Solo dieci minuti sono sufficienti per caricare la batteria a un livello sufficiente per alimentare l’auto per più di 300 chilometri.In meno di 25 minuti, puoi caricare la batteria da 120 kWh dal 5 all’80%.
Insieme a un’autonomia di oltre 750 chilometri, a seconda del sistema di guida selezionato e della potenza – il concept Audi grandsphere è incondizionatamente adatto per lunghe distanze.
Inoltre, la sua autonomia e velocità di ricarica sono al passo con quelle dei motori a combustione, rendendola l’auto universale perfetta per le esigenze quotidiane.
In termini di qualità dinamiche, il concept Audi grandsphere, come è tipico per un’auto elettrica, supera davvero i suoi rivali con i motori a combustione.
Grazie all’elevata coppia disponibile fin dal primo giro, l’accelerazione da 0-100 km/h impiega poco più di quattro secondi.
Grazie ad Alpiq E-Mobility, in partnership con AGN Energia, ricarica domestica per la mobilità elettrica Audi è semplice e 100% sostenibile.
I Clienti BEV e PHEV Audi accedono gratuitamente al sopralluogo e al preventivo per l’installazione del sistema di ricarica Audi, realizzabile da una rete di tecnici specializzati presente in tutta Italia. L’offerta easy home charging prevede due tariffe flat che garantiscono costi certi di energia green.
Home charging made easy.
Audi prosegue nell’elettrificazione della gamma e nella trasformazione da costruttore a fornitore di servizi per la mobilità sostenibile. Fornendo soluzioni di ricarica, anche domestica, per la mobilità elettrica.
Audi attualmente può contare su sette modelli di ibridi plug-in,
spaziando dalla berlina compatta, Audi A3 Sportback all’ammiraglia Audi A8, passando per gli sport utility full size Audi Q7 e Audi Q8, nonché sulla più ampia gamma SUV premium a zero emissioni sul mercato, Audi e-tron e Audi e-tron Sportback.
La progressiva elettrificazione dell’offerta è accompagnata dal costante impegno del Brand nell’agevolare l’accesso all’infrastruttura di ricarica pubblica e domestica.
Un orizzonte, quest’ultimo reso ancora più fruibile dalla collaborazione con Alpiq che, per valorizzare la proprio offerta da e-mobility general contator, ha stretto una partnership con AGN Energia, uno tra i più innovativi fornitori italiana di energia elettrica e servizi.
Ricarica domestica tutto incluso by ALPIQ e AGN
Ricaricare la tua e-tron a casa è più semplice e in armonia con l’ambiente grazie alle offerte che Alpiq, in partnership con AGN Energia, ha sviluppato per i clienti Audi. Un contatore dedicato, unito alla velocità di ricarica di e-tron charging system compact e una tariffa conveniente, che permetteranno di godere appieno delle performance di ricarica dei modelli e-tron, senza modificare il contratto domestico.
Ma non è tutto. Sarà possibile sperimentare la filosofia #roadtozero anche quando non si è alla guida. L’energia inclusa in queste offerte è generata attraverso fonti 100% rinnovabili garantite. Soluzioni ideali per muoversi in perfetta armonia con l’ambiente.
L’Home Check e l’installazione di ricarica domestica per la mobilità elettrica
Con l’Home Check, che potete richiedere a noi durante il processo di conclusione dell’acquisto , un tecnico partner effettua un check professionale dell’impianto elettrico della vostra abitazione per valutarne la capacità di ricaricare un’auto elettrica o ibrida plug-in.
L’elettricista darà consigli su eventuali opzioni di ricarica disponibili e vi suggerirà la migliore soluzione possibile, in termini di tempi e costi. L’elettricista potrà anche pianificare l’integrazione del sistema con un eventuale impianto fotovoltaico, se presente, fornendo soluzioni personalizzate qualora servano modifiche all’impianto originario.
Chi desidera viaggiare in modalità elettrica, deve ricaricare e l’ideale è farlo a casa.
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